28.7.09

L' UNHCR CONDANNA LA POLITICA GOVERNATIVASUI RIFUGIATI

In data 14 luglio, l’agenzia delle NU per i Rifugiati (UNHCR) ha inviato unalettera al governo italiano chiedendo chiarimenti sul trattamento riservato aimigranti respinti alla volta della Libia, e invitando al rispetto delle normeinternazionali in materia.
Il personale dell’UNHCR ha interrogato 82 persone intercettate il 1° luglio dalla Marina italiana a una trentina di miglia dall’isola di Lampedusa, e trasbordate su una nave libica che le ha riportate nel paese nordafricano.
Da quanto è emerso dagli interrogatori, sembra che la Marina italiana non abbia in alcun modo cercato di stabilire la nazionalità dei migranti, né i motivi che li avevano spinti ad abbandonare i rispettivi paesi.
Giunti in Libia, ha precisato l’UNHCR, i migranti respinti sono stati rinchiusi in centri di detenzione, dove l’agenzia è poi riuscita a interrogarli.
Delle persone che avevano cercato di raggiungere l’Italia, 76 provenivano dall’Eritrea: tra queste, nove donne e almeno sei bambini. Sulla base di una valutazione della situazione in Eritrea e di quanto riferito dai soggetti interrogati, l’UNHCR ritiene che un numero non trascurabile di persone del gruppo necessitino di protezione internazionale.
A quanto afferma l’UNHCR, i migranti hanno accusato il personale della Marina italiana di averli trasferiti a viva forza sulla nave libica, tanto da costringere sei di loro a ricorrere a cure mediche. Gli stessi migranti hanno anche denunciato di essere stati privati dei propri effetti personali e di essere stati lasciati senza alcun sostentamento durante tutta l’operazione che si è protratta per 12 ore.
Per anni, le autorità italiane avevano salvato migliaia di persone in difficoltà nel Mare Mediterraneo, fornendo assistenza e protezione a chi ne avesse bisogno. Dallo scorso maggio, almeno 900 migranti che cercavano di raggiungere l’Italia sono stati dirottati in altri paesi, soprattutto in Libia.
L’agenzia delle NU si è detta preoccupata che questa nuova politica possa impedire l’accesso alla protezione e indurre a rispedire le persone in paesi dove andrebbero incontro a gravi violazioni dei diritti umani.

15.7.09

FESTA DEL RIFUGIATO

Sabato 4 luglio, in Piazza della Libertà a Passo Corese, l'Arci ha organizzato la Festa del Rifugiato.
Programma:
- ore 20.30 : cena a base di prodotti tipici della cucina etiope
- ore 21.30 : proiezione del film " Come un uomo sulla terra"

(Per informazioni sulla cucina etiope http://www.cookaround.com/cucina/etiopia/
Per informazioni sul film "Come un uomo sulla terra
http://comeunuomosullaterra.blogspot.com/ )

"Come un uomo sulla terra" è un film documentario che racconta il viaggio che affrontano tutti gli etiopi ed eritrei per raggiungere l'Italia, attraversando il deserto, sopravvivendo a privazioni e violenze feroci.
In Piazza della Libertà un pubblio assorto ha osservato il film in religioso silenzio. Alla fine della proiezione tutti gli spettatori si sono alzati in piedi e, senza dire una parola, hanno aiutato gli operatori dell'Arci a mettere a posto le sedie. Nessuno ha avuto il coraggio di commentare.
Consigliamo a tutti la visione di "Come un uomo sulla terra", e vi invitiamo a lasciare i vostri commenti in questo spazio.